Torre Julia de Jacopo

Il coraggioso gesto della fanciulla Julia de Jacopo nel 1550, che durante l’attacco delle truppe di Pitigliano di Nicola IV Orsini accorse a chiudere il portone lasciato aperto dai soldati di guardia, salvò la città. Era la porta del Santo Sepolcro, o Porta Romana, uno degli ingressi principali della città, inglobata nelle mura perimetrali difensive che racchiudevano il borgo. Una tappa importante dove centinaia di pellegrini in ritorno dalla Terra Santa solevano fermarsi, commerciare i propri monili, avvolgersi nella sacra atmosfera della reliquia custodita nel sacello della Gerusalemme d’Europa.

Monumento storico della città, il suo nucleo originario medievale era formato dal solo corpo di fabbrica ora rivolto verso l’abitato, un’alta torre quadrangolare utilizzata per la difesa e l’avvistamento nemico. Durante il Rinascimento il corpo quadrangolare venne mozzato e si costruì il corpo anteriore a pianta esagonale con camminamento di ronda, caditoie, archibugiere, che serviva come misura difensiva. Oggi sede del Centro Visite del Comune, ospita l’ufficio turistico ed al piano superiore la sezione del Museo della Città dedicata alle pregevoli ceramiche medioevali e rinascimentali rinvenute negli scavi dei butti aquesiani.

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